È stata pubblicata lo scorso 18 novembre 2021 sulla Gazzetta Ufficiale la legge 5 novembre 2021 n. 162 recante “Modifiche al codice di cui al D.Lgs. n. 198/2006, e altre disposizioni in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo”. 

Il provvedimento normativo, che consta in sei articoli, ha come obiettivo principale quello di colmare il gender pay-gap tra uomini e donne oltre a prevedere l’introduzione di un sistema premiale che incentivi i datori di lavoro a promuovere la cultura delle pari opportunità.

L’art. 25 comma 1 dispone l’ampliamento dei soggetti nei confronti dei quali può essere adottato un comportamento direttamente discriminatorio comprendendo tra questi, oltre ai lavoratori e le lavoratrici, anche le candidate e i candidati in fase di selezione del personale.

Inoltre il comma 2-bis dello stesso articolo, completamente rivisto, prevede che costituisce condotta discriminatoria punibile ogni trattamento o modifica dell'organizzazione aziendale delle condizioni e dei tempi di lavoro che in ragione del sesso, dell’età anagrafica, delle esigenze di cura personale o familiare, dello stato di gravidanza nonché di maternità o paternità pongano il lavoratore in posizione di svantaggio o di limitazione rispetto agli altri lavoratori e ne limitino le opportunità di avanzamento e progressione di carriera.

Questa legge recepisce molte delle richieste avanzate da tempo dalla nostra Confederazione e rappresenta un altro passo concreto, ma non definitivo, verso un percorso di pari opportunità.